Antibiotici in eccesso
L'Aifa, l'Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute presentano la terza campagna di comunicazione: «Antibiotici, difendi la tua difesa. Usali con cautela». Si tratta di spot in radio e in tv, spazi nelle stazioni e negli aeroporti, un sito dedicato, www.antibioticoresponsabile.it, un numero verde, 800571661, per diffondere la consapevolezza che gli antibiotici presi male sono inutili o dannosi: nel 2009 le reazioni avverse sono state 1643 e 118 decessi. Dopo la prima campagna di sensibilizzazione, il consumo era calato dell'8% e dell'11% dopo la seconda.
Dopo la Grecia e Cipro, l'Italia è tra i Paesi europei a più alto consumo di antibiotici e tasso di antibioticoresistenza. Aumenta così il rischio di non avere più, in un futuro non troppo lontano, strumenti per curare le infezioni. Secondo uno studio dell'Agenzia italiana del farmaco il 44% della popolazione riceve almeno una prescrizione di antibiotico l'anno, il 53% dei bambini e il 50% degli anziani. Nel 2009 le vendite hanno raggiunto la cifra di 1.038 milioni di euro e di questi, 413,1 milioni sono stati spesi in modo inappropriato. Ad abusarne di più il Sud: in cima alla lista Campania, Puglia e Sicilia che da sole rappresentano il 60% dell'eccesso italiano. Friuli, Liguria, Veneto e Val d'Aosta, invece, ne usano meno. Se le regioni si allineassero al consumo medio delle sei più virtuose, cioè a 17,5 dosi medie giornaliere ogni mille abitanti, si risparmierebbero 316,6 milioni di euro.
E' arrivato anche da noi il «superbatterio New Delhi» resistente alla maggior parte degli antibiotici. Dopo Regno Unito, Francia, Svezia, Olanda e Stati Uniti, si sono registrati due casi di contagio nel nostro Paese. Il microrganismo (NDM-1), che si è sviluppato in India, può provocare po-lmoniti, setticemie ed infezioni.
Tratto da E-Dott del 18.11.10