VACCINO ANTI PAPILLOMA VIRUS (HPV)

(Giugno 2007)

A livello mondiale, i casi di cancro del collo dell’utero ammontano ogni anno a circa 500 mila. Questo dato colloca il tumore al secondo posto per incidenza e provoca quasi 2500 morti per anno. L’80% dei casi si sviluppa nei paesi in via di sviluppo dove è il tumore più frequente tra le donne. In Italia si stima che vi siano annualmente 3500 nuovi casi con 1700 decessi per questa patologia. Quasi la totalità dei casi di cancro del collo dell’utero è conseguenza dell’infezione da Papilloma virus (HPV) che è trasmesso per via sessuale. Nel mondo, il periodo di maggiore incidenza dell’infezione da HPV è quello che interessa l’età tra i 16 ed i 20 anni e di solito si risolve spontaneamente senza conseguenze. A volte però può persistere e determinare, col passare del tempo, lesioni a livello cervico-uterino che possono precludere dopo circa 15-20 anni dal contagio, al cancro del collo uterino. Il Pap-test, eseguito nei tempi previsti dai protocolli scientifici, riesce a valutare la pericolosità di queste lesioni. Ciò, può consentire di programmare possibili interventi sulla base di una differenziazione di rischio considerando che, per fortuna vi sono anche HPV a rischio più basso. Purtroppo, la medicina ha poche armi contro le infezioni virali che, quando hanno infettato un organismo, sono difficilissime da contrastare perchè i farmaci disponibili non sempre sono efficaci contro le malattie virali. Per contrastare le malattie di origine virale le armi più valide sono costituite dalla prevenzione attraverso i vaccini, quando disponibili. Inoltre si devono adottare comportamenti idonei per evitare possibili contagi con organismi già infettati. E’ utile ricordare, a questo punto qualche misura igienica utile a prevenire le infezioni. E’ consigliabile,ad esempio, non frequentare luoghi eccessivamente affollati, fare attenzione quando si utilizzano bagni pubblici evitando contatti diretti con la tazza con l’uso di salviettine, lavarsi bene le mani prima di mangiare, utilizzare spazzolini da denti e rasoi personali, limitare rapporti intimi con sconosciuti ecc. (l’argomento è stato trattato anche su Passaparola di ottobre del 2005). Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) i due strumenti con i quali l’umanità ha realizzato significativi progressi in campo sanitario sono stati l’utilizzo dell’acqua pulita e i vaccini.

La ricerca scientifica ha da poco messo a disposizione del pubblico, un vaccino che conferisce un’ottima protezione, utile a contrastare l’infezione da HPV. Lo schema di vaccinazione prevede la somministrazione di tre dosi di vaccino in 6 mesi. Questo vaccino sarà offerto gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN) alle donne di 12 anni di età. Una volta che partirà la campagna di vaccinazione,  facoltativa, saranno circa 280000 le ragazze interessate. A fronte di una spesa complessiva di circa 75 milioni di euro, lo Stato si propone di creare nel tempo un numero elevato di donne immunizzate nei confronti degli HPV ad alto rischio. E’ senza dubbio un investimento economico giustificato se si pensa ai benefici, in termine di prevenzione, che si potranno ottenere. La donne adulte e le ragazze di oltre dodici anni, potranno in ogni caso sottoporsi a vaccinazione che però non è gratuita ed è alquanto costosa (attualmente il costo per dose dovrebbe aggirarsi sui 180 euro). Per chi se lo può permettere, specie per l’età comprese tra i 12 e i 25 anni, sarebbe auspicabile sottoporsi a vaccinazione. Anche facendo qualche rinuncia di tipo voluttuaria. Esiste, purtroppo, circa un 25-30% di infezioni trasmesse da varietà (genotipi) diversi da quelli identificati come 16 e 18 che sono i virus responsabili di circa il 70% delle infezioni. Contro di esse l’attuale vaccino non è efficace e pertanto, non bisogna mai abbassare la guardia. Le donne adulte che per via dell’età hanno avuto maggiore possibilità di contrarre l’infezione da Papilloma virus dovranno continuare a praticare il Pap-test ed eventualmente l’HPV-test in modo da individuare quei casi che andranno trattati con metodi diversi dagli specialisti in materia.

Dott. Regolo RICCI