Inquinamento atmosferico e rischio di trombosi

 

 

Diversi studi hanno dimostrato la relazione tra inquinamento atmosferico e peggioramento della salute. Gli agenti inquinanti (particolato, ozono, biossido di azoto ecc.) favoriscono l'insorgere di molte malattie, aggravano quelle croniche già presenti ed hanno effetti negativi sullo sviluppo del feto. In genere gli studi eseguiti fino a qualche tempo fa dimostravano come l'influenza dell'aria inquinata, provocasse effetti a lungo termine sulle malattie. Negli ultimi tempi, gli studi NMAMPS(USA),  MISA(Italia), APHEA(Europa), hanno dimostrato ance effetti in tempi più brevi. Si è osservato, infatti, che nei giorni che seguivano all'aumento di elementi inquinanti nell'atmosfera aumentava la mortalità e l'ospedalizzazione dovuta ad eventi respiratori cardiovascolari. Ciò accadeva in modo maggiore se nell'aria aumentava la presenza di particolato che è  un materiale costituito da particella solide e liquide che possono rimanere sospese nell'aria per molto tempo.

Gli elementi che costituiscono il particolato sono principalmente: carbonio, piombo, nichel,nitrati, solfati, composti organici, frammenti di suolo ed alto. Tali elementi possono:

·         derivare da eventi naturali quali: polvere, terra, sale marino alzati dal vento (il cosiddetto "aerosol marino"), incendi, microrganismi, pollini e spore, erosione di rocce, eruzioni vulcaniche e polvere cosmica.

·         essere prodotti dall'uomo e tra questi vi sono: emissioni della combustione dei motori a combustione interna (autocarri, automobili, aeroplani); emissioni del riscaldamento domestico (in particolare gasolio, carbone e legna); residui dell'usura del manto stradale, dei freni e delle gomme delle vetture; emissioni di lavorazioni meccaniche, dei cementifici, dei cantieri; lavorazioni agricole; inceneritori e centrali elettriche fumo di tabacco.

Le polveri di particolato vengono divise in base alle loro dimensioni(PM10,  PM2,5, PM01). Più sono piccole è più sono in grado di penetrare profondamente nei polmoni provocando asma, malattie allergiche e, come emerge da un recente studio effettuato in Lombardia, anche fenomeni trombotici. I risultati hanno evidenziato che l'aumento di 10 ųg/metro cubo del PM10 aumenta del 70% i casi di trombosi venosa. Ulteriori studi stanno esaminando l'impatto che l'inquinamento e il particolato in particolare possono avere sul DNA e quindi sulle malattie genetiche.