Tumori benigni e maligni
(Novembre 2005)
Ci sono dei termini medici che destano impressione solo a sentirli nominare e tra questi vi è il tumore. Nessuno vorrebbe sentire pronunciare questa parola ed in verità nel passato, il personale sanitario ed i familiari, hanno cercato di sostituirla con giri di parole tipo: male incurabile, brutto male, malattia del secolo ecc. Eppure avere un tumore, non sempre vuol dire essere affetti da una malattia incurabile.
Con il termine tumore in medicina s’intende un agglomerato di cellule, una neoplasia, che cresce in modo esagerato formando una massa che tende ad invadere il tessuto in cui è collocata. Bisogna però subito fare una distinzione perché possiamo essere in presenza di tumore benigno o maligno.
Se si tratta di una forma benigna, la nuova formazione, anche crescendo in modo esagerato, riesce tuttavia a svilupparsi entro certi limiti. Le cellule che la formano rimangono circoscritte in una specie d’involucro, che impedisce loro di invadere i tessuti circostanti. Gli eventuali danni che potranno verificarsi saranno dovuti alla compressione che il tumore eserciterà e pertanto, quando il paziente consulterà il medico descriverà i sintomi dovuti allo schiacciamento che la formazione estranea eserciterà su di un nervo, su un organo. Potrà accorgersi, ad esempio, di sentire di meno, di avere disturbi della visione o dell’equilibrio. Noterà che la propria voce sarà più rauca o che è apparsa una macchia strana sul viso o un nodulo sulla mammella. Un altro segno che lo potrà allarmare sarà la difficoltà ad urinare o una tosse fastidiosa. La perdita di sangue con le urine o con le feci sono tra i sintomi che destano più preoccupazione.
E’ importante quindi l’attenzione del paziente ai cambiamenti che noterà nel proprio corpo perché li dovrà riferire al più presto al proprio medico di fiducia, senza cercare risposte tra gli amici, i parenti, enciclopedie o altro; cosa che potrebbe creare inutili apprensioni e perdita di tempo. La medicina è un campo dove la cultura fai da te e l’improvvisazione possono favorire l’innesco di patologie altrimenti curabili facendo riferimento agli operatori sanitari preposti alla diagnosi e cura delle malattie.
I tumori benigni in genere non destano preoccupazione perché potranno essere asportati definitivamente con un intervento chirurgico.
Anche molti tumori maligni oggi sono curabili o in ogni caso resi meno aggressivi in modo da essere sopportati meglio da chi n’è affetto. Si differenziano dai tumori benigni perché oltre a determinare fenomeni di compressione, tendono ad invadere i tessuti che li ospitano. Le cellule che formano questa massa sembrano avere il solo scopo di riprodursi invadendo i tessuti circostanti ma anche quelli più lontani alterandone le caratteristiche funzionali. Il fegato, il sangue, il tessuto osseo, il polmone e qualsiasi altro componente dell’organismo, non potranno più svolgere le proprie funzioni perchè saranno invasi da cellule estranee.
Le cellule sane sono programmate per riprodursi secondo schemi precisi a seconda del tessuto che devono formare. L’informazione viene fornita alle cellule da una sostanza, il DNA, presente nella loro parte centrale chiamata nucleo. Se questa sostanza viene alterata per qualche motivo, alla cellula vengono a mancare le istruzioni. Muta così aspetto, cambia le proprie caratteristiche trasformandosi in una cellula neoplastica che smarrisce le particolarità previste dal programma genetico. Inizia a moltiplicarsi in maniera esagerata, invade uno o più organi anche lontani dalla propria origine con le cosiddette metastasi provocando disfunzioni nei tessuti invasi bloccandone i processi vitali. Assorbe, inoltre, enormi quantità d’energia che sottrae al resto al resto dell’organismo che così deperirà.
Per fortuna la ricerca ha effettuato grossi passi avanti, sia nell’individuare precocemente la formazione di neoplasie, sia nella cura, una volta che ne ha individuata l’origine. TAC, risonanza magnetica, endoscopia sono ormai termini conosciuti alla maggior parte dei cittadini che ormai li richiede al medico anche con iniziative personali. Così sono entrati nel linguaggio comune cure quali la radioterapia e la chemioterapia. Ci sono poi rimedi proposti dai vari ciarlatani di turno che facendo leva sullo stato di fragilità psicologica dei malati e dei propri familiari, riescono a proporre rimedi che il più delle volte, oltre a non essere efficaci, ritardano l’intervento medico più idoneo.
Attualmente sono conosciuti più di 200 tipi di tumore e le persone ammalate sono milioni. I tumori sono diversi tra loro e diversa è la storia personale dei malati che ne sono colpiti. Quando viene diagnosticata una neoplasia maligna, è importante la reazione del malato ed il rapporto che riuscirà a stabilire con il proprio medico e le strutture sanitarie per poter beneficiare al meglio di tutto l’armamentario messo a disposizione dalle tecnologie più recenti.
La ricerca sta cercando di approntare i mezzi idonei per individuare il tumore ai primissimi stadi, quando ancora non da i primi sintomi. Lo screening è la procedura che viene applicata a persone apparentemente sane ma che appartengono a categorie da considerare a rischio per alcuni elementi quali il sesso, l’età, lo stile di vita, la familiarità. Un esempio di questo metodo è la mammografia per le donne da 40 anni in su che permette di individuare neoformazioni al seno ad uno stadio molto precoce, quando ancora si può intervenire con provvedimenti risolutivi, anche in caso di malignità. Con il PAP-test si cerca di individuare precocemente neoformazioni dell’apparato genitale femminile. C’è poi la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare la presenza di tumori dell’apparato digerente, la ricerca dei così detti markers tumorali quali ad esempio il PSA nell’uomo che può predire neoformazioni della prostata. Altri esami sono in uso ed altri stanno per essere messi a disposizione per giungere il prima possibile ad una eventuale diagnosi di neoplasia. Scoprire un tumore per tempo, ai primissimi stadi, è molto importante perché può consentire di agire sia sulle formazioni benigne prima che generino danni irreparabili con la compressione, sia su quelle maligne prima che invadano altri organi rendendo inutili anche gli interventi chirurgici.
Gli studi però non sono orientati solo sull’individuazione precoce, ma cercano di individuare anche le cause che possono favorire l’insorgere dei tumori. Si è visto così che escluso i rischi dovuti all’età, al sesso, alla familiarità che evidentemente sono immodificabili, molto si può fare su altri fattori che possono essere corretti. Le mutazioni che portano le cellule a non riconoscere più il loro programma di origine, infatti, possono essere provocate dallo stimolo eccessivo delle radiazioni, dal fumo di tabacco, dai grassi in eccesso presenti nella dieta. Si deve evitare pertanto di sottoporsi ad indagini radiografiche non necessarie e non consigliate dai medici ed evitare la vita sedentaria, il fumo, l’ abuso alimentare e specialmente l’utilizzo esagerato di grassi animali.
Quando nonostante la prevenzione e la diagnosi precoce, purtroppo, viene scoperto un cancro è fondamentale la reazione del malato ed il rapporto che riuscirà a stabilire con il medico, la famiglia, gli amici. Nell’esercizio della mia professione ho avuto modo di assistere pazienti che, seppur coscienti della loro grave malattia l’hanno affrontata con pazienza e coraggio, altri che si sono fatti prendere dall’ansia e dalla paura. Non si possono dare consigli per queste situazioni perché ciascuno reagirà secondo la sua indole. Una corretta informazione, l’aiuto dei familiari, dei medici e degli amici potrà in ogni caso creare n ambiente più sereno per il malato che avrà lo stimolo per lottare sino all’ultimo e chi lo sa che nel frattempo la scienza non tiri fuori qualcosa per curarsi meglio e magari guarire definitivamente? Molti tumori prima ritenuti incurabili oggi vengono trattati con prognosi favorevoli per cui tutti possono sperare e nel frattempo tenere il proprio corpo nella forma migliore per poter affrontare eventuali cure o interventi chirurgici debilitanti.
Dott. Regolo RICCI