Alitosi

 Come tutti gli organi di senso, l’olfatto è un organo fondamentale per la vita dell’uomo perché ci permette di percepire gli odori. Cosa, questa, molto importante per il nostro organismo che ha la possibilità di catalogare sostanze che se ingerite o inalate potrebbero essere pericolose. Inoltre, ci permette di distinguere tra aromi sgradevoli e gradevoli provocando  rispettivamente repulsione o piacere. Le notizie provenienti dall’olfatto vengono analizzate e conservate nel cervello, che, al momento opportuno, riuscirà a riconoscere l’odore di una sostanza e reagire in modo adeguato. C’è da dire che nel corso dei secoli, l’olfatto si è evoluto anche in funzione delle abitudini dell’uomo. Così, sostanze che nei tempi passati venivano utilizzate frequentemente ed erano considerate se non piacevoli, per lo meno neutre, attualmente essendo utilizzate poco sono percepite in modo sgradevole dal nostro olfatto. Pensiamo, ad esempio all’aglio o alla cipolla che i nostri nonni consumavano crudi, come farmaci, senza preoccuparsi dell’odore che avrebbero emanato perché erano utilizzati da molti e pertanto le persone che avrebbero incontrate erano abituata a percepire l'odore senza fastidio. Ai nostri tempi, invece, sarebbe un comportamento da non adottare con leggerezza per non dovere affrontare il pericolo di essere isolati perché, l’odore dei bulbi suddetti, per molti sarebbe insopportabile. Le emanazioni odorose del nostro corpo sono state sempre molto importanti per le relazioni sociali. La paura di emanare un odore non gradito, di puzzare, è stata una cosa che ha afflitto anche i nostri antenati originando, a volte, vere e proprie psicosi. Infatti, cospargersi di sostanze dall’odore piacevole, prima di incontri importanti, è divenuta una consuetudine.  Tra le emanazioni di odore sgradevole più temute, un posto fondamentale è stato da sempre attribuito all’alitosi, che si manifesta con l'emissione di odore sgradevole, dalla bocca, quando si respira e si parla  L'alitosi, non è una malattia ma l’indicazione che forse c’è qualcosa non funziona perfettamente nell’organismo. Nel 90% dei casi è determinata da un'eccessiva proliferazione di batteri anaerobi presenti nel cavo orale. Sono questi dei microrganismi che possono vivere solo in assenza di ossigeno e che, in presenza di particolari condizioni, trovano nella bocca un ambiente adatto alla loro proliferazione. Essi determinano lo sviluppo di sostanze, che causano il brutto odore dell'alito. C’è da dire che queste sostanze sono normalmente presenti nella bocca, ma quando la loro percentuale diventa troppo elevata, si verifica il fenomeno dell’alitosi. Ciò accade, ad esempio, quando malattie quali rinite e sinusiti provocano un eccesso di secrezione di muco, che ristagnando nella zona rinofaringea o retro linguale favoriscono il moltiplicarsi dei batteri. La stessa cosa può avvenire per il pus prodotto dall'infezione delle tonsille. A volte l'alitosi origina da una capsula fragile o da un'otturazione dentale che si sta sfaldando e crea uno spazio per l'infiltrazione di saliva, liquidi e residui di cibo. Questi elementi, restando intrappolati in cavità scarsamente ossigenate, favoriscono la proliferazione di germi. Anche l’uso non corretto dello spazzolino o la pulizia insufficiente del cavo orale, possono favorire l'alitosi. Infatti, si potrebbe verificare un'infiammazione delle gengive, che consente ai batteri di insinuarsi tra dente e gengiva. Questo sintomo può avere anche origini non patologiche quando è dovute al fumo di sigarette o al consumo di cibi come aglio, cipolla, alimenti troppo elaborati, alcol e alcuni farmaci. Ci sono, però, anche malattie importanti che presentano tra i sintomi l'alitosi. Tra queste possiamo includere l'insufficienza renale, l'insufficienza epatica, il diabete mellito, l'ascesso polmonare. L’origine dell’alitosi, pertanto, va indagata specialmente se permane per tutta la giornata; invece non è preoccupante se è solo mattutina.