Collaborazione tra medico e paziente
I lettori di “Passaparola”, che hanno la pazienza di
leggere Medicina in pillole, avranno
senz’altro notato che gli argomenti medici affrontati nella rubrica, sono
quelli di cui comunemente si parla in televisione e sui giornali. Lo scopo
della rubrica è quello di fornire notizie più comprensibili a tutti e stimolare
la curiosità ed un eventuale approfondimento con il proprio medico di fiducia.
Certamente alla base di ogni articolo vi sono dei dati scientifici che supportano
le tesi in esso contenuti; tuttavia bisogna sempre considerare che in medicina
c’è un’evoluzione continua della ricerca che, nell’arco di brevi periodi, può
addirittura sovvertire quando affermato in precedenza. D’altra parte la scienza
della salute si occupa di persone non di cose o di macchine. Anche il corpo
umano è fatto di materia, ma ciò che lo contraddistingue dagli altri esseri
viventi, nel bene e nel male, è la capacità di pensare. Questa caratteristica
induce gli uomini a reazioni dettate non dal solo istinto, che caratterizza gli
altri animali, ma anche dal tentativo di analizzare il proprio stato di
benessere e curarsi in base a convinzioni personali e non sempre razionali. E’
così che ogni malattia, se pur definita in base a principi scientifici
consolidati, si manifesta in modo diverso da individuo ad individuo anche in
rapporto al suo stato socio-culturale ed economico. In genere nelle classi più
agiate si verifica una maggiore attenzione per il proprio di stato di salute
che può trasformarsi in apprensione. Nella popolazione generale, si va
dall’ipocondriaco che fa sua ogni malattia di cui viene a conoscenza, al
fatalista che vive la propria vita senza curarsi minimamente dei consigli
medici. In medicina, è possibile affermare che alcuni comportamenti di vita
sono dannosi alla salute, perché ci sono dati statistici che lo comprovano.
Questi dati però non ci dicono che fumare, alimentarsi scorrettamente, esporsi
inutilmente a radiazioni ionizzanti, è dannoso per il 100% della popolazione. Gli
studi si basano sempre su lavori che abbracciano numeri di persone che, per
quanto numerose, non rappresentano la totalità. Inoltre, i soggetti esaminati
possono differenziarsi per usi e costumi e vivere in posti con clima e
situazioni socio-ambientali diverse, rispetto agli eventuali fruitori delle
varie scoperte. Questo rende difficile avere risultati inconfutabili e ci sarà
sempre qualcuno che potrà contestare i dati presentati. Affermare ad esempio,
che correre eccessivamente in automobile è pericoloso, è il risultato di una
statistica e questo sarà un dato accettato da molti, ma ci sarà sempre chi
potrà affermare che lui ha sempre corso a gran velocità e non gli è successo
mai niente. Asserire che una dieta sbagliata o il fumo di sigaretta è dannosa per
la salute, serve a sconsigliare eccessi alimentari e comportamentali che, come
confermato da tantissimi studi, sono pericolosi per la maggior parte delle
persone. Sta ai cittadini, poi, ricorrendo ai consigli del proprio medico di
fiducia, utilizzare in modo appropriato i risultati della ricerca medica. Per
ritornare all’esempio della velocità eccessiva in auto, chiunque può decidere
di correre; deve sapere, però, che avrà un’alta possibilità di provocare un
incidente più o meno grave per se e per gli altri. Allo stesso modo ognuno
potrà eccedere nel fumo e nell’alimentazione, ma lo farà a proprio rischio. La
medicina, come le altre materie scientifiche è in continua evoluzione e
pertanto provoca discussioni animate anche tra gli addetti ai lavori. Come per
ogni cosa, poi è necessaria la buona fede di chi effettua e pubblica gli studi
scientifici. Anche se raramente, può capitare che su riviste scientifiche,
anche di prestigio, siano pubblicati dei risultati non veritieri che poi
vengono diffusi dagli organi di informazione
senza aspettare gli opportuni controlli. Ciò può accadere in buona fede per
conclusioni errate da parte dei ricercatori o volontariamente da parte di
personaggi a caccia di vana gloria e facili guadagni. Per fortuna, però di solito ed in breve
tempo, le false notizie vengono smascherate dal resto della comunità
scientifica sempre molto attenta e critica su tutto quello che è presentato
come miracoloso ma, non si basa sulla così detta medicina dell’evidenza. I cittadini, pertanto possono stare
abbastanza tranquilli se si rivolgono ai professionisti accreditati, prima di
adottare metodiche non comprovate per curare la propria salute. Per ottenere
dei risultati ottimali è fondamentale la collaborazione tra medico e paziente e
proprio per questo sono state individuate alcune regole da tener presente per
aiutare il medico a svolgere meglio il proprio lavoro. Si tratta di otto
consigli tratti da «Etica e responsabilità della
propria salute» di Michele Sforza:
Dott. Regolo RICCI