INFEZIONI

(Ottobre 2005)

In condizioni normali il nostro organismo vive un equilibrio dinamico con i microrganismi che cercano di colonizzarlo per trarne nutrimento. Non tutti i microrganismi sono pericolosi e con alcuni si stabilisce una specie di patto di non belligeranza. Sono ospitati dal nostro organismo che li giudica non pericolosi ma addirittura utili per contrastare l’ingresso di agenti infettivi più nocivi. Chi verifica la pericolosità degli agenti esterni è il nostro sistema immunitario che, in un individuo sano, è in grado di bloccarli all’entrata e, se li giudica dannosi mette in atto i sistemi per neutralizzarli.

A molti è nota la difficoltà di impianto dei trapianti d’organo che possono essere rigettati dall’ospite. Questo avviene perché il sistema immunitario ha imparato a riconoscere e memorizzare la caratteristiche delle cellule dell’organismo di cui fa parte e cerca di bloccare tutte le cellule che hanno caratteristiche diverse.

Quando un microrganismo cerca di colonizzarci, deve superare prima alcuni sistemi di barriera quali, la così detta flora endogena costituita dai microbi che stazionano nel nostro organismo perché ritenuti poco aggressivi. Poi deve superare la barriera costituita dai vari strati che costituiscono l’epidermide e le sostanze da essa prodotte, quindi devono sfuggire al sistema immunitario. L’infezione riesce quando si verificano una serie di circostanze per cui si ha: un ceppo particolarmente aggressivo (virulento) e l’organismo è in uno stato di debilitazione che non gli permette di mettere in atto tutti i suoi sistemi di difesa. Diversi sono gli agenti infettivi che hanno la possibilità di colonizzarci e produrre malattia: virus, clamidie, micoplasmi, batteri, funghi, virus ecc.      

In questo periodo la preoccupazione dei sistemi sanitari è focalizzata sui virus influenzali ed in particolare sull’Influenza aviaria causata dal virus H5N1.

I virus sono dei microrganismi difficili da combattere per il nostro organismo perché riescono a mutare facilmente ed in breve tempo il loro aspetto in modo da rendersi irriconoscibili al sistema immunitario che non riesce a riconoscerli come sostanza nociva e distruggerli. E’ per questo che il nostro organismo viene facilmente infettato dai virus che però, in genere, in un individuo sano non procurano grossi danni e dopo qualche settimana vengono neutralizzati. I sintomi più frequenti in tutte le malattie infettive sono:   malessere generale, febbre, cefalea, dolori muscolari ed articolari, nausea, vomito,stanchezza. Ogni anno, l’influenza colpisce dai 2,5 ai 5 milioni di persone diffondendosi attraverso piccole goccioline di saliva.

In genere l’influenza si supera nel giro di pochi giorni perché, anche se ogni anno il virus si presenta con qualche mutazione, in massima parte è riconoscibile dal il sistema immunitario che, un individuo sano, riesce a tenerlo a bada  Contro l’influenza gli antibiotici non funzionano, anche se questi farmaci possono esse utili per le eventuali complicanze come le broncopolmoniti. In pratica contro l’influenza in atto non ci sono farmaci efficaci, ma esistono soluzioni da valutare caso pere caso con il medico per attenuarla. Quello che si può fare è prevenirla con la vaccinazione, particolarmente indicata per tutti quei cittadini che non hanno un sistema immunitario efficiente al massimo, come i bambini, gli anziani, i malati cronici. Le altre persone che si dovrebbero vaccinare sono quelle particolarmente esposte all’infezione quali, il personale sanitario e tutte le persone che lavorano o vivono in comunità (insegnanti, i militari, i ristoratori ecc..). Con la vaccinazione si somministra un preparato, il vaccino, costituito da virus attenuati che, non hanno la forza di infettare l’organismo ma hanno la capacità di stimolare il sistema immunitario che così può mettere in atto tutte le difese di cui l’organismo di un individuo sano è dotato in modo da trovarsi già pronto ad agire contro una eventuale infezione.   

Una volta che  il sistema immunitario entra in contatto con i virus, oltre a mettere in atto tutte le difese per neutralizzarli, li memorizza in modo che in seguito riuscirà a riconoscerli ed intervenire più efficacemente riconoscendoli almeno in parte. Come dicevamo, però questi microrganismi sono molto abili a mimetizzarsi, riuscendo a modificare in parte la loro struttura in modo che il sistema immunitario dell’ospite non riesce a funzionare al massimo e in breve tempo. Se i virus non sono quelli che comunemente attaccano l’uomo ma provengono da specie diverse dalla nostra, per il nostro sistema immunitario è difficile lavorare bene. Il timore che desta l’influenza aviaria è dovuto proprio al fatto che il virus che la caratterizza, identificato con la sigla H5N1, sembra provenire non da esseri umani ma da volatili che forse in oriente hanno già effettuato il salto di specie, cosa incosueta causando delle morti, come quella ormai famosa della piccola Ngoan, avvenuta in Cina. I sistemi sanitari di tutte le nazioni sono in allerta per circoscrivere il fenomeno ed avere il tempo di preparare un  vaccino adatto a prevenire questa influenza diversa completamente sconosciuta al nostro sistema immunitario. Le martellanti notizie dei telegiornali, che ogni giorno annunciano la morte di migliaia di polli, e anche di qualche persona, anche in nazioni più vicine a noi rispetto alla Cina,creano grande preoccupazione nella popolazione. La verità è che da sempre l’influenza (i meno giovani ricorderanno la Spagnola).

Dott. Regolo RICCI