Adolescenza

(Novembre 2006)

Nell’uomo, i vari passaggi che dalla fase di neonato conducono alla vecchiaia, avvengono gradualmente è possono differire di molto da individuo all’altro.

Si definisce adolescenza quella fase della vita compresa tra infanzia ed età adulta. E’ un periodo della vita breve, ma importante per l’intensità dei cambiamenti che traghettano il bimbo o la bimba verso l’età adulta e che risulteranno cruciali per il futuro dell’individuo. E’ una fase della vita che va gestita bene dai genitori in collaborazione con gli educatori scolastici, il volontariato laico e religioso e le strutture sanitarie. In tal modo si potrà aiutare il ragazzo o la ragazza, ad affrontare con fiducia e convinzione la vita futura. L’adolescente si trova ad affrontare due cambiamenti fondamentali:

Sono questi due problemi d’ordine psicologico molto delicati che possono sfociare, se affrontati male, verso pericolose inclinazioni in cui particolare evidenza assumono le tossicodipendenze.  

Nei maschi l’adolescenza inizia attorno ai 14 anni, nelle femmine a 12. In genere l’inizio dell’adolescenza s’individua nel momento in cui appaiono i primi caratteri sessuali.

Per quanto riguarda le femmine, il primo segno è costituito dall’aumento della ghiandola mammaria (telarca)che si verifica in media a 11 anni e si completa dopo circa quattro anni. In genere, a circa sei mesi dalla comparsa del telarca, compaiono i peli pubici. Compare poi il ciclo mestruale che all’inizio può esse molto irregolare perché per i primi due - quattro anni, non c’è ovulazione.

Nel maschio il primo segno è dato dall’aumento di volume dei testicoli che comincia generalmente tra i 10 e i 14 anni. Lo scroto (la sacca che contiene i testicoli) s’ingrandisce e cambia di colore mutando verso una tinta rossastra. Si sviluppano poi i peli nella zona pubica. Il completamento dello sviluppo termina dopo circa quattro, cinque anni. Il volume dei testicoli varia dai circa ml 2 della fase prepuberale, passando dai ml 4 durante la pubertà per raggiungere i ml10-25 dell’adulto. Si ritiene che il volume minimo compatibile con la fertilità sia di circa ml 6. La prima emissione di sperma (eiaculazione) si verifica verosimilmente tra i 12 ed i 16 anni. Nel corso della pubertà, si sviluppa la barba e varia il tono della voce che vira verso i toni bassi. Lo sviluppo puberale può attuarsi con notevoli variazioni di tempo e d’intensità dei fenomeni. Inoltre si possono verificare alcuni segni patologici transitori che scompaiono al termine dello sviluppo puberale se non sono dovuti a malattie. Tra questi vanno considerati:

In questa fase dello sviluppo, avvengono cambiamenti che possono essere influenzati da diversi fattori quali i tratti ereditari, l’ambiente familiare, il clima, le caratteristiche dell’assistenza socio-sanitaria sul territorio. L’adolescenza, può durare sino a 16-17 anni, ma può prolungarsi anche fino 25 anni. Queste variazioni sono da mettere in relazione con lo stato socio-economico dell’ambito familiare. Ad esempio, se l’adolescente dovrà affrontare un piano di studi più lungo, sarà prolungato anche lo stato di dipendenza con genitori ed insegnanti. Se dovrà subito inserirsi nel mondo del lavoro lo stato di dipendenza si interromperà prima. L’adolescenza rappresenta uno dei momenti più delicati nello sviluppo dell’individuo che, senza un idoneo supporto culturale, familiare e sociale, può percepire drammaticamente le trasformazioni che avvengono nel proprio corpo. Infatti, i rapidi e complessi cambiamenti che avvengono nell’organismo, uniti alle notevoli differenze individuali relativi all’età dello sviluppo corporeo, non sono facilmente assimilabili e possono causare forti stress emotivi negli adolescenti.

In genere i maschi con sviluppo corporeo precoce, sono quelli che si adattano meglio ai cambiamenti. Il loro fisico, più somigliante agli adulti, li mette in condizione di vantaggio rispetto ai coetanei e nel gruppo, all’interno del quale, assumono facilmente una posizione dominante, di leaders. I ragazzi a sviluppo corporeo più tardivo devono invece impegnarsi di più, per essere considerati dal gruppo. Per farsi notare, per dimostrare che anche loro sono in gamba, spesso sono portati ad esagerare ed assumono atteggiamenti particolarmente spavaldi e pericolosi per la salute propria e degli altri. A volte può accadere che alcuni non riescono ad adattarsi e reagiscono isolandosi  o assumendo atteggiamenti antisociali.

Per le femmine avviene un po’ il contrario in quanto lo sviluppo precoce, può determinare alcuni inconvenienti. Il disaggio delle mestruazioni ed il mutato rapporto a vantaggio del tessuto adiposo rispetto a quello muscolare, possono determinare difficoltà per attività quali la danza e l’atletica. Inoltre, la precocità di sviluppo delle caratteristiche sessuali, le renderanno più appariscenti perciò dovranno fronteggiare anticipatamente l’interesse dell’altro sesso.

L’accelerazione della crescita con lo sviluppo dei caratteri sessuali (che si manifestano con segnali fisici quali l’eiaculazione per i maschi ed il menarca nelle femmine) e l’insorgere di nuove tendenze istintive con modificazione del temperamento, fanno perdere all’adolescente la padronanza del proprio corpo che cambia troppo in fretta.

Diventa difficile riconoscersi nella propria immagine perché si modifica costantemente. Cambiano, difatti, le proporzioni degli arti, la voce, la disposizione della peluria, del seno degli organi genitali, il volto. Prima di abituarsi di nuovo alla propria figura, dovrà trascorrere del tempo e ciò potrebbe provocare insicurezza negli adolescenti.

La trasformazione del corpo, inoltre, comporterà una forte presa di coscienza di se stessi che potrà causare atteggiamenti ipercritici in quanto si tenderà a confrontare le proprie sembianze con i modelli imposti dalla società. Se il confronto, come spesso accade, non sarà ritenuto favorevole, l’adolescente avrà atteggiamenti troppo severi verso se stesso che potranno sfociare in reazioni abnormi.

I genitori dovrebbero abituare sin da piccoli ad una certa autonomia, favorendo, quando è possibile, il convincimento e l’affetto rispetto ai toni autoritari che durante la fase adolescenziale potrebbero, poi, spingere i figli a cercare negli altri, nel gruppo, il sostegno per superare le difficoltà. E’ in questo periodo che la famiglia dovrà essere molto vigile e disponibile per affrontare le richieste, anche non espresse, dei figli. In questa fase dello sviluppo, infatti, i genitori non saranno più l’unico punto di riferimento per i figli che, invece tendono a criticarli, se non somigliano ai modelli vincenti diffusi dai mass-media. Si possono sviluppare, inoltre, alcuni conflitti in quanto per gli adolescenti diventa difficile seguire le regole familiari quali l’osservanza degli orari, la scelta delle amicizie, la gestione del tempo libero, il modo di vestire.

Abbiamo un individuo che cerca l’indipendenza dai genitori e nello stesso tempo si rende conto delle difficoltà che deve affrontare al di fuori del nucleo familiare. In questa fase l’adolescente ha bisogno d’aiuto ma si rivolge più facilmente ad un altro familiare o agli amici piuttosto che ai genitori con i quali, a volte, i rapporti possono diventare molto tesi specialmente quando ci sono situazioni familiari conflittuali quali ad esempio il disaccordo o la separazione tra i coniugi che possono influire negativamente sul rapporto genitori-figli. Occorre grande abilità di comunicazione, pazienza e flessibilità da parte dei genitori se vogliono continuare ad essere punto di riferimento per i figli. Il desiderio di mettersi in mostra per piacere ai coetanei, spinge gli adolescenti ad assumere atteggiamenti pericolosi tesi ad infrangere le consuetudini. Sentono di dover sfidare le regole per affermare la propria personalità e così per loro guidare ad alta velocità e senza indossare il casco sulle moto, assumere sostanze nocive quali alcool, droga e fumo diventano i comportamenti da adottare per farsi notare. A volte, gli adolescenti esprimono i loro conflitti interni e le proprie ansie con azioni auto lesive. Le fughe, gli atti vandalici, le automutilazioni, i tentati suicidi, non sono rari in questo periodo particolare della vita che richiede grande attenzione. Anche la scuola, ha un’importanza rilevante perché i ragazzi vi trascorrono molto tempo e quindi diventa il luogo di riferimento e di confronto con i coetanei con i quali ognuno tenderà a gareggiare per emergere e conquistarsi una posizione sociale consona alle proprie aspettative. Sarà fondamentale quindi il ruolo degli insegnanti che dovranno essere in grado di dare agli studenti un supporto valido, magari supportati da personale sanitario idoneo ed in collaborazione con le famiglie. La scuola diventa un punto fermo per le aspettative dei ragazzi perché è il luogo dove hanno la possibilità di lavorare e sognare per progettare il loro futuro professionale. Avranno bisogno, quindi, d’insegnanti preparati culturalmente ma che dovranno essere anche in grado di seguirli ed indirizzarli nella realizzazione dei loro progetti, senza creare solchi incolmabili tra i più dotati e quelli che invece hanno più necessità di essere seguiti proprio perché in loro sono più accentuati i problemi adolescenziali..   

Dott. Regolo Ricci

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